Quando la motivazione va giù

di Teresa Barone

14 Maggio 2015 09:00

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I fattori che incidono negativamente sulla motivazione di dipendenti e collaboratori.

Esistono strategie, iniziative e comportamenti in grado di valorizzare e far sentire apprezzati i collaboratori, tuttavia spesso si presta poca attenzione ai vari fattori che, a lungo andare, rischiano di sopprimere la motivazione.

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Se è vero che le risorse umane hanno sempre bisogno di una leadership efficace per eccellere e dare il meglio, è altrettanto vero che spesso gli effetti positivi sono limitati dalla presenza di “colleghi” nocivi, pronti a diffondere negatività e a soffocare ottimismo ed entusiasmo.

Ad affossare la motivazione è anche la mancanza di prospettive di sviluppo professionale e, in misura ancora maggiore, la carenza di una visione comune, di una direzione univoca da seguire che rende instabili e poco efficienti.

Attenzione anche agli sprechi di tempo, talvolta favoriti dall’eccessivo invio di comunicazioni via email o dall’organizzazione di riunioni superflue e inutili.

Anche una gestione totalmente verticale della forza lavoro non si rivela proficua, impedendo il libero scambio di idee e la manifestazione di opinioni, iniziative, proposte. Coinvolgimento e motivazione vanno quasi sempre di pari passo.

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Infine, a smorzare l’entusiasmo dei lavoratori è la mancanza di apprezzamenti da parte dei superiori, manifestazioni di consenso e stima che non necessariamente devono tradursi in termini economici.