Selezione: quando l?apparenza inganna

di Anna Fabi

Pubblicato 10 Settembre 2015
Aggiornato 18 Febbraio 2020 15:23

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Un CV perfetto non basta se il candidato compie questi passi falsi durante il colloquio di lavoro.

Anche il Curriculum Vitae più ricco e immacolato può celare scheletri nell’armadio. Il processo di assunzione è spesso un percorso a ostacoli e spetta al selezionatore cercare di non farsi trarre in inganno.

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Tra i segnali particolarmente rivelatori, utili per evitare di assumere la risorsa inadatta, compaiono comportamenti e atteggiamenti da non sottovalutare.

Se il candidato è sempre concentrato su se stesso non è mai un punto a suo favore: se descriversi è certamente lecito, non è appropriato evitare di menzionare almeno un’altra figura che è stata determinante nel proprio percorso professionale

Meglio diffidare dal candidato che si prende totalmente il merito di qualsiasi successo ottenuto, anche quando si tratta di progetti portati avanti in squadra, così come dell’aspirante neo-assunto che non ammette di avere ancora qualcosa da imparare, negando totalmente di avere (inevitabili) carenze ancora da coprire.

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Una condotta poco professionale mantenuta durante tutto il processo di selezione, infine, rappresenta un altro punto a sfavore del candidato: si parla della mancanza di puntualità ma anche dell’uso di un linguaggio inappropriato ed eccessivamente informale.