Quando si crea un gruppo di lavoro si tende sempre a selezionare i talenti più qualificati, le risorse più efficienti in grado di portare avanti un progetto entro le scadenze prefissate e garantire un risultato ottimale.
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Anche i collaboratori sui quali si nutre piena fiducia, tuttavia, hanno bisogno di essere costantemente motivati e valorizzati, anche solo favorendo una comunicazione aperta e informale che possa essere coltivata fuori dalle mura dell’ufficio.
Favorire la comunicazione al di fuori del lavoro rappresenta una strategia efficace per aumentare l’efficienza di una squadra, facendo in modo che i collaboratori sentano di appartenere a un gruppo ed evitando di organizzare solo momenti di interazione forzati.
Creare un ambiente di lavoro piacevole limita il rischio di demotivare i membri di un team di lavoro: per questo, è spesso utile organizzare riunioni e momenti di condivisione fuori sede.
Punire duramente gli eventuali errori compiuti dai collaboratori non è un buon metodo per motivare e migliorare le loro prestazioni: al contrario, uno sbaglio dovrebbe essere gestito come un’opportunità di apprendimento.
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Infine, a compromettere l’efficienza di una squadra potrebbe essere anche la tendenza al “micromanaging” del supervisore, costantemente addetto alla sorveglianza dei collaboratori e incapace di concedere fiducia e autonomia.