L’importanza dei social media investe ogni campo, dal marketing, alla gestione della reputazione web fino alla selezione del personale.
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Secondo l’indagine condotta da Adecco infatti il social recruiting è uno dei canali preferenziali del momento nella ricerca del lavoro e nella scoperta dei talenti. Lo studio mette a confronto i recruiter e i candidati dimostrando come i social media siano utilizzati per lavoro dal 66% e dal 67% dei secondi. In particolare è LinkedIn ad essere il favorito, essendo utilizzato dal 59% dei recruiter e dal41% dei candidati.
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L’età media degli utilizzatori si attesta sulla fascia dei quarantenni, seguita dai minori di 33 anni e con percentuali molto più basse per le generazioni più mature (50 – 68 anni). L’utilizzo dei social media per la distribuzione del proprio curriculum il CV è più diffuso fra i 34-49enni (62%) e fra i laureati (67%). Inoltre viene contattato più spesso un candidato con master o dottorato (86%), ma sono le persone con titolo più basso a presentare i tassi più alti di incontro domanda-offerta di lavoro online.
Naturalmente i social possono diventare un’arma a doppio taglio, per questo vanno usati con cautela. Nel dettaglio i recruiter stanno molto attenti ai commenti che possano violare regolamenti universitari e del posto di lavoro o su tematiche controverse e alla presenza di foto poco serie o informali.
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In generale coincidono gli elementi più ricercati dai recruiter e le informazioni più diffuse dai candidati, vale a dire le esperienze professionali e i dati personali, ma al terzo posto se i candidati guardano al numero dei contatti i recruiter mettono l’attenzione sulla personalità che emerge dal profilo. Lo strumento social si rivela così un canale molto utile nella ricerca del lavoro se utilizzato in maniera intelligente e professionale.