Valutare lo stress da lavoro: a che punto siamo?

di Teresa Barone

12 Novembre 2015 10:00

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Le aziende nazionali fanno poco per monitorare i rischi relativi allo stress lavoro-collegato.

Lo stress lavoro-correlato coinvolge ogni anno un numero crescente di persone, tuttavia le aziende non sembrano fare abbastanza per prevenirlo e valutare i rischi legati ai singoli ambienti professionali.

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Questo è quanto emerge dalla recente indagine promossa dalla Uil e realizzata nel 2014, ricerca che mostra come il 60% dei lavoratori non partecipi all’obbligatoria valutazione dei rischi legati allo stress da lavoro.

Una percentuale ancora inferiore, pari al 30%, corrisponde agli Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) che non ricevono una formazione adeguata.

Stando ai dati diffusi dall’indagine, inoltre, esiste una certa disparità di coinvolgimento tra le grandi aziende – localizzate soprattutto nelle Regioni del Nord Italia – e le realtà più piccole, dove l’interesse verso le problematiche legate alla valutazione dei rischi stress lavoro-correlato è ancora minore.

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Un quadro decisamente sconfortante, secondo gli autori dello studio, che mostra una notevole disattenzione soprattutto «verso l’aggiornamento delle conoscenze degli Rls.»