Come trattare un nuovo dipendente

di Chiara Basciano

23 Novembre 2015 13:00

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Essere pazienti e aiutare a capire che strada prendere per accogliere un nuovo talento.

Se la parte più difficile, quella della selezione di un nuovo talento, sembra essere stata superata brillantemente non significa che tutto andrà per il meglio. Una cosa è stabilire un contatto durante il colloquio, altra storia è riuscire a lavorare in sintonia.

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Per questo i manager devono impegnarsi per stabilire subito delle regole. Più chiari si è dall’inizio più sarà facile creare un ambiente di lavoro sereno. Il nuovo dipendente, pur se dotato di un’alta professionalità potrà sembrare spaesato i primi tempi, per questo andrò incoraggiato, senza fargli fretta a dandogli il tempo di ambientarsi ma andrà anche guidato facendogli capire cosa vogliamo da lui.

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Anche il dipendente più dotato dovrà essere seguito chiarendo lo spirito dell’azienda. Dargli una direttiva lo aiuterà a non sentirsi inadeguato. Con la diffusione dello smart working spesso si incorre nell’errore di non entrare mai in contatto diretto con il dipendente. Collaboratori sparsi per il mondo possono fare benissimo il loro lavoro ma almeno una volta è bene guardarsi in faccia. Dopo aver proposto il lavoro infatti sarà bene fare una riunione per stabilire un contatto e porre le basi di una relazione che potrà successivamente svilupparsi anche solo tramite e-mail.

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Il rischio di una comunicazione unicamente scritta è quello di non capirsi veramente, vedendosi anche solo una volta sarà più facile cogliere i toni. Infine bisogna mostrarsi pazienti, molti dipendenti hanno bisogno di tempo per aggiustare il tiro e capire come muoversi, spiegare che strada prendere è un compito delicato che deve essere fatto mostrandosi disponibili e pronti a correre in soccorso in caso di difficoltà.