Recruiting:quanto contano le segnalazioni?

di Teresa Barone

24 Novembre 2015 11:00

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L?importanza delle ?segnalazioni? nel processo di recruiting per assuere talenti qualificati.

Il mercato occupazionale si caratterizzerà per un aumento delle assunzioni nei prossimi mesi, un trend positivo che tuttavia potrebbe creare cambiamenti nelle strategie di selezione utilizzate dalle aziende, chiamate a reclutare talenti qualificati in tempi brevi e contando su un margine di errore ridotto al minimo.

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Un recente sondaggio condotto da Jobvite, ad esempio, informa sulle sfide che i recruiters saranno chiamati ad affrontare nell’immediato futuro: il 78% degli intervistati afferma che il metodo maggiormente utilizzato per assumere risorse qualificate è rappresentato dalle segnalazioni che provengono dai dipendenti, dai manager e dagli “addetti ai lavori”, invitati a  proporre candidati nel momento in cui si aprono nuove posizioni in azienda.

Un metodo che, stando all’indagine, è in grado di garantire l’assunzione di lavoratori qualificati e limitare il turnover.

Si tratta di una strategia che coinvolge primariamente i dipendenti ma anche altre figure legate all’azienda e generalmente a contatto con la realtà esterna alla società: è tuttavia fondamentale motivare queste risorse e incoraggiare coloro che hanno fornito, in passato, indicazioni utili per reclutare talenti di qualità.

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Altrettanto determinante, infine, è fornire linee guida e indicazioni precise per affinare le capacità di valutazione degli stessi lavoratori.