Più malattie respiratorie e assenze dal lavoro: lo smog sembra influire negativamente su tutti questi aspetti, con conseguenze preoccupanti per la salute dei cittadini.
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A lanciare l’allarme è Legambiente, che punta il dito contro lo smog come responsabile dell’incremento delle assenze per malattia: stando ai dati pubblicati il 2 gennaio 2016 da Legambiente Padova nel “Dossier Legambiente Consuntivo Smog 2015”, infatti, la percentuale dei lavoratori che si sono assentati dal posto di lavoro a causa di malesseri dovuti all’inquinamento è aumentata del 10%.
A crescere sono anche gli attacchi di asma e perfino l’indice di mortalità dovuta alle patologie cardiache e respiratorie, aggravate dal fenomeno.
A fornire una possibile via d’uscita è sempre l’associazione, che stila il decalogo anti-smog contenente indicazioni precise anche per quanto riguarda la mobilità urbana, incentivando gli spostamenti che non prevedono l’utilizzo dell’auto e nuove limitazioni della circolazione dei veicoli più inquinanti in ambito urbano.
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Così afferma la presidente nazionale di Legambiente, Rossella Muroni:
«Sicuramente i singoli cittadini possono mettere in campo comportamenti virtuosi che contribuiscono a diminuire le emissioni inquinanti, ma la vera ricetta per cambiare le cose può venire solo dal Governo e dalle istituzioni. Solo mettendo finalmente mano a nuove politiche di mobilità incentrate su trasporto pubblico locale, treni per pendolari e mobilità alternativa potremo raggiungere migliori livelli di vivibilità e liberare i nostri centri urbani dalla cappa inquinante che, non dimentichiamolo, contribuisce all’aumento di patologie respiratorie, soprattutto nei bambini, e cardiovascolari negli anziani.»
Per approfondimenti: Consuntivo Smog 2015.