Evitare la fuga dei dipendenti nelle start-up

di Teresa Barone

9 Marzo 2016 16:00

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Quali fattori contribuiscono al veloce turnover dei dipendenti delle start-up?

La crescita e lo sviluppo delle start-up dipende da una pluralità di fattori e qualsiasi cambiamento, soprattutto nelle fasi iniziali della nuova azienda, rischia di compromettere il business.

=> Comunicazione e feedback per fidelizzare i talenti

Il turnover dei dipendenti rientra in questa categoria, infatti all’interno di una start-up anche la fuga di una sola risorsa può mettere in crisi produzione, rispetto delle scadenze, raggiungimento degli obiettivi.

Per prevenire l’abbandono da parte dei collaboratori è fondamentale comprendere le ragioni che, spesso, spingono verso questa scelta e correre ai ripari.

Uno dei motivi principali è dato dall’arrivo di un’offerta migliore: se è vero che una start-up non è sempre in grado di garantire retribuzioni competitive, è altrettanto vero che  può fidelizzare i dipendenti concedendo vantaggi non economici (flessibilità di orario, ad esempio).

Spesso, inoltre, i dipendenti non hanno abbastanza fiducia nelle potenzialità della start-up e temono di non riuscire a realizzarsi professionalmente: per contrastare questa tendenza è sempre fondamentale condividere obiettivi e progetti con i collaboratori.

A mettere a rischio il benessere e l’efficienza dei lavoratori è anche l’eccessivo stress che accompagna, talvolta, le fasi iniziali di una nuova attività: monitorare le condizioni di salute psico-fisica dei dipendenti e favorire pause regolari aiuta a impedire che si verifichino conseguenze spiacevoli.

Un’altra causa di allontanamento riguarda la mancata valorizzazione dei singoli lavoratori e una scarsa attenzione verso l’armonia del gruppo: in una start-up i dipendenti sono spesso pochi e i conflitti possono sorgere facilmente, quindi favorire la cooperazione e richiedere feedback regolari aiuta a limitare le ostilità.