Le droghe dei manager

di Chiara Basciano

19 Aprile 2016 11:00

logo PMI+ logo PMI+
Non se ne parla mai abbastanza: lo stress porta molti manager a fare uso di droghe.

Una vita sempre sotto pressione, continue responsabilità ed il timore di fare errori irrimediabili, la vita del manager non è sempre facile, e chi si mostra più debole rischia di cadere in trappole che all’inizio sono viste come una salvezza ma che rischiano di rovinare una carriera.

=> Leggi come combattere lo stress

Si tratta di droghe e farmaci che aiutano a non sentire la stanchezza ma eliminano il rapporto con la realtà. Secondo alcuni sondaggi non sono pochi i manager a cadere in questa rete. Tra le sostanze che appaiono più utilizzate spicca la cocaina, che se al primo momento dà la sensazione di non essere mai stanchi e crea l’illusione di essere molto lucidi, in un secondo provoca ansia e depressione. Inoltre la dipendenza da questa droga è molto elevata.

=> Scopri i manager depressi

Anche il consumo di alcool può essere un grosso problema. Utilizzato per dominare gli stati di ansia    è stato a lungo considerato parte integrante della vita di un manager di alto livello. Per fortuna le cose sono cambiate e oggi non è così sdoganato, anche perché le conseguenze su corpo e mente sono gravissime. Tutti i farmaci che fanno parte del gruppo delle benzodiazepine sono calmanti ma causano in brevissimo tempo dipendenza, tra i nomi più noti troviamo Lexotan, Tavor e Valium. Se utilizzati secondo una terapia valida, in dosi minime, possono aiutare chi è facilmente soggetto allo stress, ma farne un uso non disciplinato diventa molto pericoloso.

=> Vai al troppo lavoro

Il molto discusso Ritalin ha effetti stimolanti sul cervello ma è a tutti i titoli una vera e propria droga. Ha effetti negativi sul cuore e sul ritmo vitale. Piace poi la melatonina soprattutto a chi viaggia molto per lavoro, infatti aiuta a dare equilibrio al ritmo sonno-veglia. Tuttavia un uso improprio o prolungato può causare depressione.