Nel corso degli anni gli ambienti di lavoro sono diventati progressivamente meno formali e, di conseguenza, anche il momento del colloquio di selezione ha subito la medesima sorte.
=> Domande critiche nel colloquio di lavoro
Sono molti i responsabili della selezione del personale che apprezzano, infatti, un atteggiamento rilassato e un approccio più colloquiale anche da parte dei candidati, sebbene entro determinati limiti e senza sconfinare verso trascuratezza e volgarità.
Dietro questo trend si cela un modo diverso di osservare le nuove risorse da parte dei datori di lavoro, i quali valutano i candidati da svariati punti di vista al fine di capire se il neo-assunto può adattarsi al meglio alla cultura aziendale.
Ben vengano aneddoti, racconti di situazioni critiche risolte felicemente, condivisioni di episodi lavorativi che possono sottolineare la personalità e il temperamento del candidato. Una certa intraprendenza è sempre apprezzata, tuttavia alcuni argomenti appartenenti alla sfera privata possono dare origine a fraintendimenti: se si condividono informazioni personali, è fondamentale assicurarsi che siano rilevanti alla domanda o al tema trattato.
Nel colloquio informale è sempre necessario mantenere il giusto equilibrio tra l’analisi delle competenze professionali e la valutazione del profilo caratteriale del candidato: l’obiettivo principale di una conversazione “amichevole” tra selezionatore e aspirante dipendente è limitare lo stress e far emergere la personalità di quest’ultimo a tutto tondo.