Manager: gestire il gap generazionale

di Teresa Barone

10 Giugno 2016 14:00

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Strategie di comunicazione e accorgimenti da adottare quando i collaboratori hanno il doppio degli anni del capo.

Possedere notevoli capacità di leadership è il primo requisito per gestire al meglio un gruppo di collaboratori. Ma quali accorgimenti è necessario adottare se in qualità di capo si è più giovane dei propri dipendenti?

=> Farsi rispettare sul lavoro in pochi passi 

La comunicazione non deve mai mancare, così come la capacità di ascolto: presupposto fondamentale per far emergere la propria maturità – e mettere in secondo piano la giovane età -, infatti, è cercare di far sentire ciascun lavoratore valorizzato, rispettato e apprezzato, cercando di conquistarsi il suo rispetto più che la sua approvazione.

Partendo dal presupposto che i dipendenti più maturi hanno necessariamente una maggiore esperienza sul campo, per un manager è importante riuscire a individuare le loro potenzialità e sfruttarne i punti di forza.

L’attenzione deve essere focalizzata sui risultati ottenuti da ciascun membro del team, senza monitorare passo per passo il lavoro e le soluzioni adottate per raggiungere lo scopo. Giudicare le abilità di un dipendente a priori, quindi, basandosi anche sulla sua età, rappresenta sempre una scelta sbagliata.

Infine, gestire un gruppo di dipendenti che appartengono a generazioni diverse significa anche saper rispondere a una domanda inevitabile senza farsi cogliere impreparati: “Quanti anni hai?”  

Se non si vuole rivelare la propria età è sufficiente rispondere in questo modo: “Sono abbastanza grande per svolgere questo lavoro”.