Arricchire il Curriculum Vitae con le esperienze di volontariato rappresenta una scelta sempre più condivisa da chi cerca lavoro: per molti responsabili della selezione dl personale è un “valore aggiunto” da non sottovalutare, come sottolinea un’indagine condotta da Deloitte.
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Lo studio afferma che oltre l’85% degli intervistati valuta positivamente l’elenco delle attività di volontariato nel CV, tanto da riuscire a chiudere un occhio di fronte a un errore o alla mancanza di una specifica competenza tecnica.
Il volontariato potrebbe quindi rappresentare un’arma vincente per sbaragliare la concorrenza durante un processo di selezione, tuttavia a essere maggiormente apprezzate sono le esperienze che prevedono un impegno – senza fini di lucro – verso la comunità basato sulle proprie competenze professionali.
Quali sono i vantaggi? Il potenziamento delle capacità di comunicazione, lo sviluppo caratteriale e la crescita personale, l’aumento della responsabilità: l’80% degli interpellati ritiene che un dipendente impegnato nel volontariato abbia maggiori probabilità di conquistare un ruolo da leader in futuro.
Secondo gli autori dell’indagine, infine, i programmi di volontariato aziendale possono aiutare i dipendenti a sviluppare maggiori capacità professionali e notevoli abilità di leadership.