Moltissimi i dubbi e le domande per qualsiasi rapporto che si crea sul lavoro, i rapporti con i colleghi o con il capo.
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Ma tutti questi dubbi possono aumentare notevolmente se si parla di condividere il lavoro con il proprio partner. I consigli ed eventuali pro e contro non possono essere uguali per ogni situazione, questo perché ci possono essere delle variazioni che fanno la differenza. Nello specifico la strada si divide in due, da una parte si trovano coloro che hanno già una storia e che solo dopo si trovano a lavorare insieme. Dall’altra parte si trovano coloro che si incontrano, si conoscono e si innamorano sul posto di lavoro. Nel primo caso è più semplice, se così si può dire, controllare e gestire il proprio rapporto questo perchè si conosco già i propri limiti e la necessità dei propri spazi, per quanto comunque sia complesso può essere più facile evitare di cadere in errori irrecuperabili. Ovviamente la regola principale è quella di mantenere ben divisi i ruoli, qualsiasi sia la figura professionale degli interessati e anche i rispettivi lavori.
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Nel secondo caso le difficoltà sono differenti non si parla solo di gestione ma si parla anche di duratura, perché spesso può essere più semplice gestire il rapporto, sopratutto perchè ci si trova all’inizio del rapporto, ma la difficoltà sta nel portare questo rapporto ad un livello più serio. Molto spesso infatti i rapporti che nascono nei luoghi di lavoro non durano più di qualche tempo, in poche parole si parla di rapporti di poca importanza. Gli errrori più comuni sono quelli di condividere ogni momento il lavoro, la pausa pranzo, le pause e ovviamente il dopo lavoro. Per mettere da parte tale rischio, come detto in precedenze, è importante dividere la vita privata dalla vita lavorativa ancora di più del primo caso, proprio per causa dell’amore appena nato. Tutto questo può variare da moltissimi fattori l’età, il tipo di rapporto in precedenza, gli anni di conoscenza e tantissimi altri fattori, anche se in qualsiasi caso è sempre preferibile evitare una condivisione eccessiva.