Il processo di selezione si basa sulla valutazione di capacità, competenze, esperienze pregresse. Sono gli stessi responsabili delle risorse umane, spesso inconsapevolmente, a prendere la decisione definitiva anche tenendo conto di due criteri fondamentali.
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Secondo alcuni psicologi esistono due “giudizi” espressi in modo istintivo, inerenti la capacità del candidato di trasmettere calore umano senza apparire freddo e scostante, così come di dimostrare la propria competenza, sostanzialmente facendo capire che si è bravi nel proprio lavoro.
Si percepisce freddezza e incompetenza in un potenziale neoassunto quando, ad esempio, descrive un episodio in cui la sua presenza è stata determinante per la sua squadra senza lasciar trapelare il suo reale coinvolgimento, senza mostrare interesse verso i membri del team come risorse determinanti per il successo, evitando di conoscere background, aspettative e obiettivi.
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Entrare nel dettaglio e illustrare un caso specifico senza apparire distaccato e poco coinvolto: questo modus operandi è sempre apprezzato dai selezionatori, che dovrebbero invitare i candidati a raccontare situazioni professionali effettivamente vissute.
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