Più che concedere ai dipendenti bonus economici e privilegi per motivarli e incentivarli, potrebbe essere più efficace far capire loro che anche un eventuale fallimento non sarebbe una catastrofe.
=> Come salvare un business in difficoltà
Concedere ai propri collaboratori il permesso di sbagliare, evitando che siano terrorizzati dalle conseguenze di questa eventualità e lavorino male in un clima di ansia e stress, rappresenta una strategia utile per promuovere efficienza e produttività.
Questa teoria è stata recentemente presentata al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, sottolineando come le sue potenzialità siano notevoli per mantenere elevato il livello di autostima dei dipendenti anche quando sbagliano.
Secondo lo studio, ad esempio, i datori di lavoro che cercano di non far pesare il fallimento possono contare su lavoratori in media il 30% più sicuri ed efficienti dei colleghi che operano in ambienti più rigidi.
A migliorare le prestazioni, secondo gli autori della ricerca, è proprio questa infusione di fiducia nelle risorse umane che generalmente riesce a far aumentare i profitti aziendali. L’impatto positivo di questa strategia di gestione dei dipendenti si riflette positivamente anche sulla loro crescita professionale ed economica, favorendo maggiori probabilità di superare le sfide sul posto di lavoro.
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