Ferrero dà il via alla sperimentazione di un progetto pilota per favorire modalità di lavoro flessibili: cento dipendenti potranno beneficiare dello smart working lavorando da casa, o in altro luogo, un giorno a settimana.
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Un’iniziativa che è stata regolarizzata con un accordo siglato dalle rappresentanti sindacali e che coinvolgerà i lavoratori delle società con sede ad Alba (Ferrero Commerciale Italia, Ferrero Technical Services e Soremartec Italia).
«Come nostra consuetudine abbiamo presentato il progetto ai rappresentanti sindacali e firmato uno specifico accordo con consenso unanime. A settembre 2017 ci sarà un primo bilancio, dopo di che valuteremo i risultati finali. L’obiettivo futuro è estendere l’opportunità a tutti i dipendenti che abbiano un lavoro idoneo e compatibile. Tutti i collaboratori interessati saranno dotati della strumentazione necessaria, ovvero un computer portatile connesso con la rete aziendale e abilitato alle videoconferenze e alla comunicazione a distanza.»
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Questo è quanto comunica l’azienda con una nota ufficiale
«Riteniamo che offrire l’opportunità di un viaggio in meno alla settimana sia senza dubbio un vantaggio per tutti, in termini di costi individuali di spostamento e di tempo risparmiato, ma in futuro anche in termini di tutela per l’ambiente. La formula dello smart working rappresenta un ulteriore tassello, unito allo sviluppo del car sharing e alla fruizione del trasporto pubblico sempre più utilizzato, che renderà la nostra azienda, una volta a pieno regime, ancora più sostenibile, permettendo di ridurre le emissioni di CO2 derivanti anche dal minor numero di spostamenti casa-lavoro.»
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