Avere una buona reputazione, per un’azienda, passa anche attraverso la sua capacità di comunicare in maniera chiara. Il concetto di chiarezza però viene spesso confuso con quello di trasparenza. La chiarezza è la capacità di dire le cose in maniera limpida, la trasparenza è la diffusione di dati riguardanti il business.
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Non tutti i dati possono essere condivisi, questo è chiaro, ma scegliere quelli utili per apparire trasparenti agli occhi dei clienti e dei dipendenti è molto importante per dare fiducia. In particolare sono i dipendenti a non accontentarsi, se infatti fanno parte di un’azienda, pretendono di conoscere ogni passaggio aziendale.
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Questo spesso non è possibile ma far sentire i dipendenti parte attiva del processo e mostrarsi aperti al confronto porrà delle basi solide. Dividere l’azienda in due parti, quella dirigenziale e quella operativa, al contrario, rischia di creare malcontenti. Per i dipendenti infatti è importante sapere per chi si sta lavorando e avere la sensazione di far parte di qualcosa di positivo.
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La trasparenza diventa quindi il modo migliore per coinvolgere i lavoratori. Anche nel caso in cui si decida di non condividere dati considerati sensibili sarà bene spiegarne le motivazioni, mantenendo sempre una comunicazione con chi lavora.
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