La salute dei dipendenti rappresenta un aspetto che ciascun datore di lavoro dovrebbe prendere in considerazione, anche tenendo conto delle possibili conseguenze dovute all’insorgere di malesseri e disturbi di vario tipo.
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Una salute non ottimale porta alla perdita di produttività, di efficienza e di motivazione, pertanto favorire benessere significa anche ottenere questi obiettivi: secondo una recente indagine di CareerBuilder, condotta negli USA, a incidere pesantemente sullo stato di salute dei dipendenti è il sovrappeso, che per la maggioranza degli intervistati è provocato proprio da alcune abitudini strettamente legate al lavoro.
Più precisamente, a causare un aumento del peso è la sedentarietà inerente il lavoro d’ufficio, ma anche l’eccessiva stanchezza a fine giornata che impedisce di fare sport, lo stress che porta a rifugiarsi nel cibo, i pasti irregolari e i frequenti “happy hour” con i colleghi.
Secondo gli autori del sondaggio, inoltre, è fondamentale che le aziende incoraggino i dipendenti a tenersi in forma anche limitando il numero di ore trascorse chini sulla scrivania, favorendo invece il movimento e permettendo pause regolari.
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