Il mondo del lavoro è ormai cambiato, la priorità data alle competenze tecniche ha lasciato il posto ad una maggiore attenzione nei confronti di altri elementi, più intangibili, che vanno sotto il nome di intelligenza emotiva. Secondo un report proposto da Career Builder Survey il 75% delle risorse umane predilige i lavoratori con una percentuale di intelligenza emotiva elevata, piuttosto che quelli con un QI alto.
=> Vai ai vantaggi dell’intelligenza emotiva
I motivi per cui gli intelligenti emotivi piacciono tanto sono vari. Prima di tutto sono capaci di gestire le loro emozioni anche sotto pressione e grazie a ciò riescono ad elaborare una riflessione approfondita e a rispondere in maniera efficiente di fronte ai problemi. Riescono ad ascoltare gli altri e fanno capire loro di essere compresi. A tutti piace essere capiti e se trovano qualcuno che li fa sentire importanti i lavoratori rendono di più.
=> Scopri le caratteristiche dell’intelligente emotivo
Gli intelligenti emotivi non solo sanno ascoltare i problemi relativi al lavoro ma, i generale, sanno provare empatia per qualsiasi tipo di situazione, mostrandosi capaci di capire al volo gli stati d’animo degli altri. Inoltre non giudicano sé e gli altri in maniera troppo severa. Vedono l’errore come un modo per crescere. Invece di temere le critiche tentano nuove strade e non hanno paura dell’incognito. Proprio per questo non temono i feedback e non hanno atteggiamenti difensivi.
=> Leggi perché scegliere gli intelligenti emotivi
Sanno gestire i conflitti, trovando un terreno comune su cui muoversi e avendo una visione generale delle cose. Grazie a questa capacità si guadagnano facilmente il rispetto degli altri e sono per loro un esempio positivo, riuscendo a creare un ambiente di lavoro compatto, basato sul rispetto reciproco.
Fonte immagine Shutterstock