Onestà e autenticità. Due parole chiave che riassumono la strategia vincente per avere successo durante un colloquio di lavoro e aumentare le ciance di ricevere un’offerta professionale interessante.
=> Guida alla postura corretta per comunicare
Non occorre sforzarsi di mostrarsi diversi da come si è ma si rivela molto più proficuo essere sé stessi: questa teoria è sostenuta da uno studio recente pubblicato sul Journal of Applied Psychology e promosso da Celia Moore (Dipartimento di Management dell’Università Bocconi), Sun Young Lee (University College London), Kawon Kim (The Hong Kong Polytechnic University) e Daniel Cable (London Business School).
La ricerca sottolinea come sia più vantaggioso presentarsi per come si è realmente durante il colloquio e come questa strategia sia in grado di valorizzare soprattutto i candidati altamente qualificati.
La tesi si basa sul principio di “autoverifica“, vale a dire il desiderio di presentare sé stessi in modo tale che l’immagine percepita dagli altri non sia differente da come ci si vede. Un modo di “comunicare” che si rivela utile sia a lungo termine sia a breve termine.
«In un colloquio di lavoro – sottolinea Celia Moore – cerchiamo spesso di presentarci come perfetti. Il nostro studio dimostra che questo istinto è sbagliato. Gli intervistatori percepiscono un’auto-rappresentazione troppo perfetta come inautentica e potenzialmente sviante. In definitiva, se si è un candidato di alta qualità, si può essere se stessi. Si può essere onesti e autentici. E si avranno maggiori probabilità di ottenere un lavoro.»
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