Il Censis ha pubblicato la versione 2017-2018 della classifica delle università italiane, una graduatoria puntuale e dettagliata dedicata agli atenei nazionali valutati in base ad una serie di parametri precisi: servizi, strutture, internazionalizzazione e comunicazione 2.0.
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La classifica, in realtà, si snoda in una serie di liste che separano gli atenei statali da quelli non statali, tenendo conto anche della dimensione e creando alcune macro aree di riferimento.
Graduatorie diversificate, inoltre, comprendono anche le lauree triennali e quelle a ciclo unico.
Il report rappresenta non solo uno strumento utile ai giovani che stanno per scegliere il percorso universitario da seguire, ma anche una risorsa per le aziende e i datori di lavoro che hanno costantemente a che fare con Curriculum Vitae che contengono riferimenti al percorso di studi dei candidati.
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Analizzando le liste, tra gli atenei “mega” il podio è occupato da Bologna per le università statali. Nel gruppo degli atenei “grandi”, Perugia e Milano Bocconi occupano i primi posti rispettivamente tra le università statali e tra quelle non statali, mentre per la dimensione “media” troviamo Siena e Roma Luiss e tra i “piccoli” Camerino e Bolzano.
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