L’esito positivo di un colloquio di lavoro dipende non solo dal candidato e dalla sua capacità di fare un’ottima impressione di sé, ma anche dall’abilità del selezionatore.
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La valutazione complessiva, infatti, dipende da una pluralità di fattori che spaziano dall’analisi delle competenze alle domande in grado di mettere in luce virtù e debolezze. Ecco quattro passaggi fondamentali che aumentano le chance di assumere il talento più adatto per ricoprire un determinato ruolo in azienda.
Focus sul candidato
L’iter di selezione inizia dalla valutazione dei Curriculum Vitae, pertanto l’attenzione deve essere focalizzata sul candidato fin dall’inizio: l’attenta lettura del CV deve essere seguita da accurate ricerche online per valutare il candidato secondo diversi punti di vista.
Domande strategiche
Le domande da rivolgere al candidato durante il colloquio devono essere studiate con cura, evitando di indagare sulla vita personale e dosando al meglio i quesiti che riguardano, invece, le precedenti esperienze professionali e gli ex datori di lavoro.
Placare l’ansia
Spetta al recruiter, inoltre, cercare di placare l’ansia del candidato consentendogli di sostenere il colloquio senza essere penalizzato dal suo timore, mettendolo a suo agio.
Comunicare
La conversazione tra selezionatore e candidato deve essere bidirezionale: il primo deve porre al secondo domande che gli permettano di parlare e di rispondere in modo articolato, facendo in modo che il colloquio verta su una serie di argomenti che si susseguono in modo naturale.
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