La valutazione diretta delle competenze del candidato, della sua personalità e del suo reale interesse verso l’azienda rappresentano i punti chiave del colloquio di lavoro, un momento durante il quale il selezionatore è chiamato a prendere in esame diversi fattori ma anche a evidenziare eventuali lacune.
I candidati possono tuttavia manifestare comportamenti, atteggiamenti e singoli gesti che spesso destabilizzano l’interlocutore e rischiano di compromettere il buon esito del colloquio.
=> Colloquio: domande non ammesse
Per capire quali sono questi “passi falsi”, facciamo riferimento al “Recruiter Nation Report” di Jobvite che riporta cinque errori imperdonabili.
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Educazione… questa sconosciuta
Il candidato può presentarsi nel modo migliore davanti al suo selezionatore, tuttavia essere scortese con il personale addetto alla reception o con altre figure non direttamente coinvolte nel processo di selezione rappresenta un errore che non può essere trascurato. -
Attenzione al telefono
Controllare il proprio telefono durante il colloquio è poco professionale e scortese, tanto che per oltre il 70% dei recruiters questo gesto può porre fine alla conversazione. -
Arrivare in ritardo
Presentarsi in ritardo al colloquio significa comunicare indirettamente al selezionatore che si è poco interessati a ottenere il lavoro, senza se e senza ma. -
Aspetto personale trascurato
Non è solo una scarsa igiene personale a essere giudicata in modo pessimo, ma anche un aspetto trasandato e poco curato viene valutato in modo assolutamente negativo. -
Interrompere chi parla
È scortese interrompere il proprio interlocutore durante una qualsiasi conversazione informale, tuttavia nel corso del colloquio questo modo di fare rischia di decretarne l’insuccesso.