Quando una delle migliori risorse presenti in azienda decide di lasciare il lavoro è sempre un disagio, un momento difficile da affrontare per il manager e per i colleghi sui quali solitamente ricadono mansioni aggiuntive.
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Qualunque siano i motivi che si celano dietro questa scelta, tuttavia, è necessario farsi un “esame di coscienza” per capire quale ruolo si ha avuto e in che modo si sarebbe potuta evitare questa perdita.
Ecco una serie di errori da non compiere nella gestione dei dipendenti più efficienti e produttivi.
Tollerare performance insufficienti
Valorizzare il lavoro puntuale e produttivo dei dipendenti più talentuosi significa anche monitorare, e segnalare, il calo di performance dei colleghi. Osservare il manager che pretende molto da alcune risorse ma tollera eccessivamente la condotta di altre può destabilizzare e demotivare.
Programmare la crescita
I dipendenti più produttivi hanno bisogno di certezze e di fiducia, potendo intravedere varie tappe di crescita professionale davanti a sé programmate dal loro manager, che in questo modo dimostrerebbe di avere in serbo grandi progetti per le sue migliori risorse.
Non investire sull’innovazione
Un ambiente di lavoro noioso e caratterizzato dall’esecuzione di mansioni monotone rappresenta una sicura fonte di insoddisfazione, un rischio da cui non sono esenti anche i migliori dipendenti. Garantire ispirazione, innovazione e aggiornamento continuo rappresenta invece una strategia efficace per fidelizzare e valorizzare i talenti.
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