Incentivi aziendali poco graditi

di Teresa Barone

1 Dicembre 2017 16:00

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Quali sono gli incentivi che i dipendenti non vorrebbero mai ottenere.

Ogni azienda programma una serie di incentivi, premi e benefit per attirare talenti e fidelizzare le migliori risorse già attive. Non tutte le strategie di incoraggiamento, tuttavia, sortiscono gli effetti sperati, rischiando invece di allontanare i dipendenti e spingerli verso la ricerca di un nuovo lavoro.

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Ecco una lista di incentivi che, spesso, i dipendenti non accolgono in modo positivo.

Premi competitivi

Questa tipologia di incentivi, basati sui risultati ottenuti, sono usati spesso per premiare i dipendenti attivi nelle vendite ma rischiano di distogliere l’attenzione dalla qualità del lavoro.

Vantaggi in loco

Poco apprezzata è anche la concessione di vantaggi pratici come un abbonamento al parcheggio o un coupon per andare in palestra, così come la creazione di spazi ludici e aree relax in ufficio.

Spazi open-space

Alcune aziende ritengono che aprire gli spazi di lavoro, abbattendo le barriere tra un ufficio e l’altro, possa favorire la collaborazione e la condivisione migliorando la qualità del lavoro: non la pensa così una buona fetta di lavoratori, che concepisce questo tipo di ambiente professionale come limitativo dal punto di vista della privacy.

Dipendente del mese

Questo riconoscimento concesso a cadenza mensile al dipendente più efficiente solitamente crea attriti e conflitti tra i colleghi.

Ritiri aziendali

Talvolta le aziende organizzato sessioni di team building prolungate tanto da occupare un intero fine settimana, un vero e proprio ritiro aziendale che per i dipendenti rappresenta solo una perdita di tempo ed energie preziose.

Fonte immagine: Shutterstock