Ogni azienda programma una serie di incentivi, premi e benefit per attirare talenti e fidelizzare le migliori risorse già attive. Non tutte le strategie di incoraggiamento, tuttavia, sortiscono gli effetti sperati, rischiando invece di allontanare i dipendenti e spingerli verso la ricerca di un nuovo lavoro.
=> Recruiting, competenze, benefit: nuovi trend
Ecco una lista di incentivi che, spesso, i dipendenti non accolgono in modo positivo.
Premi competitivi
Questa tipologia di incentivi, basati sui risultati ottenuti, sono usati spesso per premiare i dipendenti attivi nelle vendite ma rischiano di distogliere l’attenzione dalla qualità del lavoro.
Vantaggi in loco
Poco apprezzata è anche la concessione di vantaggi pratici come un abbonamento al parcheggio o un coupon per andare in palestra, così come la creazione di spazi ludici e aree relax in ufficio.
Spazi open-space
Alcune aziende ritengono che aprire gli spazi di lavoro, abbattendo le barriere tra un ufficio e l’altro, possa favorire la collaborazione e la condivisione migliorando la qualità del lavoro: non la pensa così una buona fetta di lavoratori, che concepisce questo tipo di ambiente professionale come limitativo dal punto di vista della privacy.
Dipendente del mese
Questo riconoscimento concesso a cadenza mensile al dipendente più efficiente solitamente crea attriti e conflitti tra i colleghi.
Ritiri aziendali
Talvolta le aziende organizzato sessioni di team building prolungate tanto da occupare un intero fine settimana, un vero e proprio ritiro aziendale che per i dipendenti rappresenta solo una perdita di tempo ed energie preziose.
Fonte immagine: Shutterstock