Nel primo trimestre del 2018 le nuove assunzioni promosse dalle aziende in Italia saranno caratterizzate da un andamento tendenzialmente lento, tanto che solo il 6% dei datori di lavoro prevede di aumentare il personale in questo periodo del nuovo anno.
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Una previsione che si basa sull’ultimo MEOS (ManpowerGroup Employment Outlook Survey), indagine trimestrale sull’occupazione promossa da ManpowerGroup che rileva anche come il 7% dei datori di lavoro non abbia predisposto piani di assunzione ma sia intenzionato a ridurre il personale, mentre l’84% degli intervistati non prevede cambiamenti.
«I dati che emergono dal nostro sondaggio mostrano nel primo trimestre del 2018 non sono prevedibili sostanziali cambiamenti migliorativi nell’andamento delle assunzioni – sottolinea Stefano Scabbio, Presidente Area Mediterranea, Nord ed Est Europa di ManpowerGroup -. I datori di lavoro assumono personale solo quando necessario, per essere più agili nel breve periodo e riuscire ad adattare costantemente i livelli di forza lavoro per poter soddisfare le diverse necessità. In Italia, ma anche in molti altri Paesi esaminati in tutto il mondo, ad un clima economico instabile corrisponde l’instabilità del mercato del lavoro.»
Se a prevedere un modesto aumento del personale nel 2018 sono soprattutto i datori di lavoro del Nord Est, dal punto di vista dei settori professionali il numero dei dipendenti sembra destinato a calare in sei dei dieci settori presi in esame: a crescere potrebbero essere solo gli occupati del ramo agricoltura, caccia, silvicoltura, pesca e costruzioni, con previsioni.