Un ottimo Curriculum Vitae è certamente quello che invoglia a contattare il candidato seduta stante, tuttavia per un recruiter spendere molto tempo per leggere e valutare le singole candidature diventa un’operazione praticamente impossibile da compiere.
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Esistono tuttavia alcune caratteristiche da individuare velocemente e pochi fattori che devono effettivamente influenzare la valutazione di un CV, determinando la scelta di contattare il candidato per un colloquio. Per separare i CV validi dalla pila di documenti da cestinare potrebbero essere sufficienti due minuti, purché l’attenzione si focalizzi su sei dettagli fondamentali.
Formattazione
Prima ancora di analizzare il contenuto, un buon CV deve essere ben formattato presentando le informazioni di contatto in cima un font pulito, ben leggibile.
Localizzazione
Dove si trova fisicamente il candidato? Questa informazione può rivelarsi determinante soprattutto se la selezione si caratterizza per una notevole urgenza.
Ultimi ruoli ricoperti
Se gli ultimi due ruoli segnalati nel CV non sono attinenti alla posizione vacante oggetto della selezione, è certamente opportuno non prendere in considerazione il candidato in questione.
Continuità
Un buon CV non deve presentare lacune professionali superiori a sei mesi, ma è altrettanto vero che aver cambiato fino a tre lavori nell’arco di un anno rappresenta spesso un punto a sfavore del candidato.
Istruzione
Il livello di istruzione del candidato deve saltare subito all’occhio, così come i dettagli del percorso formativo che consentano un’eventuale verifica.
Dettagli
Non è necessario leggere l’intero documento per riconoscere un buon CV: già attraverso un controllo rapido possono essere notati eventuali errori ortografici e una punteggiatura inefficace.
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