Aumenta la percentuale delle aziende che investe nell’offerta di programmi di salute e benessere a beneficio dei dipendenti.
=> Recruiting, competenze, benefit: nuovi trend
Secondo una recente indagine condotta negli USA dalla OfficeTeam, ad esempio, due terzi dei responsabili delle risorse umane interpellati ha affermato di notare non solo un crescente impegno da parte dei datori di lavoro ma anche una maggiore soddisfazione da parte degli stessi lavoratori, in grado di apprezzare gli sforzi compiuti dalle società per sostenere gli obiettivi di benessere del personale.
Lo stesso sondaggio fa luce sulle caratteristiche dei benefici proposti dalle aziende volti a potenziare salute e benessere, stilando una classifica delle iniziative più innovative: c’è chi ha proposto un bonus economico ai dipendenti che rinunciano al controllo delle email di lavoro durante le ferie, ma anche chi ha messo a disposizione dei lavoratori corsi di meditazione, yoga e cucina salutistica da frequentare direttamente in azienda.
E ancora, alcune aziende hanno pensato di offrire programmi di fitness con personal trainer a disposizione dei lavoratori ma anche sedute di massaggio totalmente gratuite. Non mancano i datori di lavoro che hanno allestito una sezione infermieristica direttamente in ufficio.
Indipendentemente dalla tipologia di servizi offerti, gli autori dell’indagine sottolineano come non investire in questa tipologia di servizi di welfare aziendale possa creare un reale svantaggio per le aziende, ovviamente pensando al recruiting di nuovi talenti e alla fidelizzazione del personale.
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