L’Italia si colloca al 36esimo posto tra i Paesi del mondo per capacità di attrarre i talenti, sviluppando le loro abilità e fidelizzando le migliori risorse. Una classifica stilata attraverso il GTCI 2018 (Global Talent Competitiveness Index), ranking globale realizzato da The Adecco Group in collaborazione con Insead e Tata Communications e basato sulla valutazione di 119 nazioni e 90 città.
=> Risorse umane: 4 trend del 2018
Se è la Svizzera a guidare la graduatoria globale, seguita da Singapore e dagli USA, a livello nazionale la realtà urbana che vanta la maggiore capacità di attirare i talenti è Bologna (47° su 90), cui fanno seguito Roma (50°), Torino (52°) e Milano al (53°).
Più in generale, la penisola si caratterizza per una sensibile ripresa e una crescita degli investimenti esteri, ma anche per un sistema scolastico legato al mondo delle aziende. A impedire un avanzamento nella classifica mondiale sono, invece, il sistema fiscale, la burocrazia e il sistema giudiziario.
«Il mondo istituzionale e quello economico – ha sottolineato Andrea Malacrida, Amministratore Delegato del Gruppo Adecco in Italia – devono collaborare per consolidare e accrescere i punti di forza di un Paese come l’Italia ricco di potenzialità, cultura e storie di eccellenza. I dati GTCI 2018 confermano la necessità di accelerare i processi di innovazione ed essere allineato ai più alti standard internazionali. Il Gruppo Adecco ha implementato in Italia importanti progetti volti allo sviluppo delle competenze concentrandosi sull’ occupabilità piuttosto che sull’occupazione in senso stretto per una visione di medio – lungo periodo. Una strategia che se diventa sistema potrà essere la chiave del successo per l’intero Paese.»
Fonte immagine: Shutterstock