A partire dal 2025/2026, iter di legge permettendo, non sarà più necessario sostenere e superare il test di ingresso a Medicina e alle facoltà di Odontoiatria e Veterinaria, con abolizione del numero chiuso.
Il Senato ha approvato il disegno di legge delega che abolisce l’accesso programmato e posticipa lo sbarramento, rimandando di sei mesi i test di accesso alla facoltà.
La riforma in via di approvazione, si propone di consentire agli studenti la frequenza del primo semestre di lezione senza vincoli. Gli aspiranti camici bianchi, dovranno poi superare alcuni esami di sbarramento per accedere al semestre successivo, cimentandosi anche in un quiz nazionale.
In caso di mancato superamento delle prove, i crediti maturati potranno essere utilizzati per iscriversi a un altro corso di studi.
Il Governo ha il compito di adottare, entro 12 mesi dall’entrata in vigore della nuova legge, tutti i decreti legislativi di attuazione della riforma. Se si riuscirà a completare l’iter di conversione entro giugno, quindi, forse si potrà attuare la riforma già dal prossimo settembre.
Intanto, un emendamento approvato in Commissione al Senato prevede che l’iscrizione sia cmunque rapportata alla disponibilità dei posti dichiarata dalle università. Un altro passaggio della legge prevede anche di tenere conto del numero di borse per altrettante specializzazioni sanitarie post laurea.
Il Senato ha appena approvato il disegno di legge delega che abolisce l’accesso programmato e posticipa lo sbarramento, rimandando di sei mesi i test di accesso alla facoltà.
Per quanto riguarda la preparazione scolastica, invece, è previsto che le attività di orientamento assieme agli ordini professionali dovranno rientrare nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, mentre i corsi di preparazione ai test di Medicina dovranno essere svolti in orario extra-curriculare.