Si apre una possibilità di ricollocamento per i 2.700 Navigator assunti per aiutare i percettori del Reddito di Cittadinanza a trovare lavoro, e che ora rischiano di restare senza occupazione. Assosomm, l’associazione italiana delle agenzie per il lavoro, esprime disponibilità a collaborare con il Ministero del Lavoro e con Anpal, l’Agenzia nazionale politiche per il lavoro, per ricollocare queste figure professionali.
Il punto è il seguente. Il contratto dei Navigator scade nel prossimo mese di aprile e nella Legge di Bilancio 2021 non ci sono le risorse per il rinnovo dei contratti.
In realtà, pur in mancanza di risorse per al proroga di questi contratti, l’intenzioni del Governo sembra quella di trovare una soluzione. Probabilmente anche in considerazione della rilevanza di queste professionalità nell’ambito del progetto del RdC (Reddito di Cittadinanza), strumento di welfare pensato per stimolare il ricollocamento.
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Non si esclude che nel corso dell’iter parlamentare della Manovra possa essere introdotta una norma per prolungare i contratti (si parla di un emendamento per la proroga di un anno). La proposta di Assosomm rappresenta un’ulteriore possibilità. «Speriamo di poterci sedere presto a un tavolo di confronto«, per identificare le soluzioni più adeguate.
«La nostra perplessità in merito ai Navigator e alla loro efficacia non è mai stata un mistero – spiega Rosario Rasizza, presidente Assosomm -, ma come sempre vogliamo essere costruttivi: si tratta di figure su cui si è investito pubblicamente e che hanno ricevuto una formazione, desideriamo dunque renderci nuovamente disponibili per trovare insieme una soluzione per valorizzarle al meglio».
Diverse le opzioni per ricollocare i Navigator: «dal supporto al ricollocamento, all’assorbimento nelle nostre fila. Le idee e le strade non mancano».