Per tutelare e sostenere gli iscritti durante e dopo l’emergenza legata al Covid-19, Cassa Forense ha messo in campo una serie di provvedimenti concreti basati anche sullo stanziamento di 5 milioni di euro, concessi a supporto delle iniziative degli Ordini Forensi di tutta Italia legate alla ripartenza.
Si chiama proprio “Ripartiamo in Sicurezza”, infatti, il progetto che ha l’obiettivo di intervenire in modo diretto a sostegno della professione, attraverso un monitoraggio dell’esposizione al Covid-19 degli avvocati iscritti a Cassa Forense.
In particolare, seguendo le linee guida dell’Autorità Sanitaria Nazionale, l’iniziativa si propone di:
- mettere in sicurezza ogni avvocato nella fase di ripresa dell’attività professionale;
- agevolare la ripresa, in sicurezza, delle attività giudiziarie all’interno dei Tribunali e delle Corti;
- raccogliere il dato statistico ed epidemiologico al fine di un approfondito studio.
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Le fasi di screening previste, invece, sono le seguenti:
- compilazione di un “questionario-triage” prima del prelievo;
- esame sierologico con strumentazione “point of care”, a risposta immediata;
- in caso di risposta positiva all’esame sierologico “point of care”, l’effettuazione del test sierologico, mediante prelievo venoso, secondo la metodologia ELISA;
- in caso di risultato “positivo” anche al test sierologico con prelievo venoso, sottoposizione al tampone naso/orofaringei al fine di riscontrare la positività;
- in caso di riscontro della positività al Covid-19, a seguito dell’effettuazione del tampone naso/orofaringei, incanalamento dell’iscritto nel percorso terapeutico stabilito dalle autorità sanitarie.
Per quanto riguarda le misure di natura economica, invece, Cassa Forense ha previsto l’estensione della polizza sanitaria Unisalute alle patologie da Covid-19, con una indennità per tutto il periodo di ricovero e/o quarantena vigilata e per il periodo di post ricovero.
È anche previsto il riconoscimento di prestazioni assistenziali straordinarie a favore degli iscritti che, a causa del contagio, siano stati ricoverati o posti in isolamento sanitario obbligatorio o in caso di decesso del coniuge dell’iscritto o dei figli conviventi.