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Professionisti: 10 proposte per ripartire

di Anna Fabi

8 Giugno 2020 06:17

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Dieci proposte per la ripartenza economica dei professionisti e delle attività produttive emerse durante gli Stati Generali delle Professioni.

Gli Stati Generali delle Professioni italiane, trasmessi in diretta streaming il 4 giugno scorso, hanno coinvolto 23 ordini professionali riuniti per sottolineare l’importanza del loro ruolo economico e sociale e, soprattutto, per avanzare proposte di modifica al Decreto Rilancio.

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Obiettivo principale del meeting virtuale, infatti, è stato quello di mettere in evidenza l’importanza di garantire la medesima dignità lavorativa a tutti i lavoratori e di riconoscere l’essenzialità delle attività esercitate dagli iscritti agli ordini.

Le proposte di modifica al Decreto Rilancio riguardano soprattutto l’accesso al bonus da 600 euro e ai contributi a fondo perduto, ma anche l’alleggerimento degli oneri fiscali e l’introduzione di uno scudo per la responsabilità penale di coloro che hanno attuato tutte le misure necessarie per contrastare la diffusione del Covid-19 nei luoghi di lavoro. È stato anche presentato il “Manifesto per la Rinascita dell’Italia”, documento per la ripartenza economica dei professionisti e delle attività produttive contenente 10 suggerimenti che spaziando dal campo sanitario a quello tecnico ed economico:

  • garantire il diritto alla salute, alla prevenzione ed alla sicurezza delle cure;
  • garantire la parità di accesso dei professionisti alle misure di incentivo al lavoro e di sostegno nella fase di emergenza;
  • rafforzare le misure in materia di politiche di investimento, programmi industriali sostenibili e innovazione;
  • realizzare un piano credibile di semplificazione normativa;
  • garantire l’applicazione del principio di sussidiarietà;
  • ridurre la pressione fiscale;
  • avviare un Green New Deal per progettare opere innovative e sostenibili e promuovere un fondo per lo sviluppo professionale sostenibile;
  • avviare un piano di catalogazione dei patrimoni ambientali e culturali del Paese, di riprogettazione e manutenzione, di investimento nella rigenerazione urbana e di mitigazione del rischio sismico e idrogeologico del territorio e delle opere;
  • valorizzare e tutelare il patrimonio ambientale, artistico, paesaggistico e culturale per nuovi percorsi di crescita;
  • garantire affidabilità e sicurezza nel settore ICT, delle informazioni e delle telecomunicazioni, accelerando un processo di digitalizzazione del Paese.