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Sono otto i dipartimenti universitari italiani a comparire nelle prime dieci posizioni della “QS World University Ranking by subject”, classifica che mette a confronto e valuta le Università a livello mondiale.
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Elaborata dalla società britannica QS Quacquarelli Symonds, la graduatoria vede gli atenei italiani aumentare di numero e avanzare di posizione rispetto all’anno scorso.
Il Politecnico di Milano è sesto nell’ambito arte e design e settimo per architettura, mentre Bocconi occupa il settimo gradino della classifica nel settore business e management. La Sapienza di Roma, invece, merita il secondo posto al mondo per il dipartimento di storia antica.
Osservando la classifica generale, il podio è sempre occupato dagli atenei di Cambridge, Oxford e London School of Economics, ma anche Harvard, Berkeley, Stanford, Mit, University of California e Yale.
La classifica – risultato della valutazione di 13.138 programmi universitari proposti da 1368 atenei di 83 località di tutto il mondo – cita anche altre eccellenze nazionali come la Normale di Pisa, l’Alma Mater di Bologna, l’Università Tor Vergata di Roma e la Statale di Milano, che compaiono tra i 50 migliori atenei al mondo. Bologna, ad esempio, con le sue 21 materie è la prima Università in Italia.
Osservando la classifica europea, inoltre, l’Italia è al secondo posto per quanto riguarda l’occupabilità dei laureati, superata solo dalla Francia: dal punto di vista dei datori di lavoro, infatti, le università italiane sono in grado di fornire una preparazione di qualità sia pratica sia teorica.