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Coronavirus: impatto negativo sul lavoro femminile

di Anna Fabi

Pubblicato 3 Marzo 2020
Aggiornato 9 Luglio 2021 15:08

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La crisi economica conseguente all’emergenza Coronavirus si ripercuote negativamente sull’occupazione femminile, ampliando il gender gap.

Le misure varate per contrastare l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus in Italia sono destinate ad avere un evidente impatto negativo sull’economia del Paese, generando conseguenze anche per quanto riguarda la disparità tra i due sessi in ambito professionale.

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Secondo l’Unione Italiana del Soroptmist International, l’emergenza sanitaria in corso è destinata ad ampliare il gender gap nazionale, sia in quanto le normative adottate per contenere la diffusione del virus stanno penalizzando le donne che lavorano, sia perché l’impatto della crisi economica imminente avrà ripercussioni sull’occupazione femminile.

Dalle nostre socie coinvolte in prima persona nelle azioni di contenimento della diffusione del virus e negli organismi deputati alla gestione dell’emergenza viene una testimonianza forte di impegno ma allo stesso tempo una richiesta di maggior sostegno da parte delle istituzioni”.

L’Unione focalizza l’attenzione sui dati del Global Gender Gap Report 2020, stando ai quali l’Italia occupa il 76esimo posto tra 153 Paesi, ricordando anche le stime ISTAT che segnalano come nei primi tre trimestri 2019 la percentuale di donne che lavorano a tempo determinato abbia raggiunto il 17,3%. È il turismo, in piena crisi a cause delle numerose disdette recenti, a rappresentare uno degli ambiti di maggiore occupazione per le donne.

Lanciamo un appello al Governo e al Parlamento di rafforzare le misure a sostegno dell’occupazione femminile quando sarà finita l’emergenza. Lo Smart Working incentivato e sperimentato in questi giorni potrebbe rappresentare una grande opportunità per favorire l’inclusione lavorativa delle donne.