Competenze e specializzazioni innovative, così come l’acquisizione della laurea destinata a diventare un passaggio obbligato per poter accedere alla professione: queste, in sintesi, le novità alle quali andranno incontro i geometri nel prossimo futuro, secondo quanto emerso nel corso del 45° Congresso nazionale della categoria tenutosi a Bologna alla fine di novembre.
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A rappresentare un cambiamento sostanziale, quindi, sarà l’introduzione del percorso di laurea triennale destinato a diventare obbligatorio per poter accedere alla professione di geometra. Saranno numerosi, inoltre, i geometri che andranno in pensione.
Come sottolineato dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli, inoltre, sono previste quattro nuove classi di laurea a orientamento professionale, tra le quali LP01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”. Per i geometri, inoltre, saper affrontare le sfide future relative all’innovazione diventerà fondamentale, anche perché la professione di geometra svolge un ruolo primario nel processo di trasformazione delle città in città intelligenti.
Per quanto riguarda gli oneri dettati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, i geometri sono chiamati a mettere in pratica un approccio integrato che coinvolga diversi aspetti: il cambiamento climatico, lo smaltimento dei rifiuti, l’inquinamento, la riconversione energetica, l’utilizzo di fonti rinnovabili e la sicurezza urbana.