Cala la domanda di lavoro delle imprese a novembre, con 5mila contratti in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le previsioni per gli inizi del 2020, inoltre, non sono ottimiste, tanto che il numero delle entrate programmate dalle aziende è in netta diminuzione.
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Le previsioni sono positive solo per i profili qualificati, come sottolinea il bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal.
Sono infatti previsti 5mila contratti in più di un anno fa per i laureati, trend dovuto all’adozione di criteri sempre più selettivi nella ricerca dei profili professionali da parte delle imprese.
Cresce, in generale, la quota di laureati ricercati sul totale entrate (passando dal 12,8% del novembre 2018 al 14,4% del novembre 2019) a tal punto che a fronte di un saldo complessivo negativo di 5.000 entrate, le entrate con laurea registrano un saldo positivo di 4.979 entrate.”
In particolare, sono circa 1600 in più i laureati in ingegneria ricercati nel mese di novembre, mentre ammonta a quasi 700 il numero di contratti destinati a coloro che hanno conseguito la laurea in discipline dell’insegnamento e della formazione.
Le industrie meccaniche ed elettroniche, invece, prevedono di attivare entro novembre 2300 contratti in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le industrie alimentari rinunceranno a 1600 contratti. Stesso trend in discesa per le industrie metallurgiche, dei prodotti in metallo e le industrie chimiche-farmaceutiche, della plastica e gomma. In controtendenza, invece, il settore delle costruzioni.