I consulenti del lavoro rappresentano un vero e proprio volano per l’occupazione. Grazie al tirocinio formativo promosso dai delegati della Fondazione Consulenti per il Lavoro, infatti, sono oltre il 60% i progetti attivati che si sono trasformati in concrete opportunità lavorative a sei mesi dalla conclusione.
=> GDPR: responsabilità dei consulenti del lavoro
Sono dati che emergono dall’indagine dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, report che sottolinea come negli ultimi cinque anni la rete della Fondazione abbia creato quasi 60.000 posti di lavoro utilizzando lo strumento del tirocinio.
Osservando le cifre nel dettaglio, tra il 2014 e il 2018 sono stati 99.141 i tirocini conclusi promossi dalla Fondazione Lavoro e di questi 59.706 sono sfociati in un contratto di lavoro. Nel 38,7% dei casi, inoltre, è stato lo stesso datore di lavoro che ha ospitato il tirocinante ad assumerlo.
Per quanto riguarda le differenze regionali, nelle regioni del Sud i tassi di inserimento lavorativo post tirocinio sono inferiori alla media nazionale. Toscana, Veneto, Marche ed Emilia-Romagna vantano invece percentuali di inserimento superiori al 65%.
Il settore in cui si è svolto il tirocinio influisce sulle opportunità occupazionali successive: i tirocini realizzati nel settore industriale hanno un peso notevole (64%), così come i percorsi avviati e nel settore dell’istruzione e della sanità privata (62,2%).