In Italia aumentano le assunzioni soprattutto nel comparto manifatturiero, complice la crescita del business e l’aumento della richiesta di profili specializzati. Sempre nel Belpaese, le aziende cercano professionisti dotati di competenze digitali che tuttavia fanno molta fatica a reperire.
Questi i trend messi in evidenza dal Recruiter Sentiment Italia 2019 promosso da LinkedIn, documento che ha preso in considerazione un campione di circa 300 responsabili HR provenienti da settori industriali differenti.
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Stando al report, il 40% degli intervistati afferma che in Italia non ci sono abbastanza candidati digitalmente qualificati (soprattutto tra le donne), mentre continua ad aumentare la richiesta.
La Lombardia, il Lazio e l’Emilia-Romagna sono le regioni dove si segnalano più richieste di digital skill.
Un professionista qualificato, oggi, dovrebbe garantire diverse competenze in ambito tecnologico (15%), così come dovrebbe essere in grado di gestire al meglio le soluzioni del pacchetto Microsoft Office (14%), i social media (12%), il web design (11%) e le data analytics (10%).
Allo stesso tempo, sono proprio i professionisti italiani a mostrare lacune dal punto di vista del coding (36%), del problem solving (31%), della creatività (30%), della gestione ottimale dei tempi di lavoro (28%) ma anche delle abilità di web design (28%), collaboration (27%) e senso di leadership (26%).