Rinviare l’entrata in vigore della normativa sulla fatturazione elettronica fino a quando il sistema non sarà aggiornato risolvendo alcune problematiche legate alla privacy degli utenti. Questo è quanto chiede l’Associazione Nazionale Commercialisti presentando un ricorso contro l’Agenzia delle Entrate in via d’urgenza.
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La fatturazione elettronica, infatti, sarà obbligatoria tra tutti i soggetti economici e privati a partire dall’1 gennaio 2019, tuttavia stando alle dichiarazioni del Presidente ANC Marco Cuchel si tratta di una norma che lede il diritto alla protezione dei dati personali.
È una misura estrema alla quale siamo giunti alla fine di un estenuante percorso fatto di segnalazioni, istanze, richieste di incontro a tutte le istituzioni e le autorità coinvolte.Nel ricorso sono state denunciate le lesioni del diritto fondamentale alla protezione dei dati personali di cui all’art. 2 della Costituzione e all’art. 8, § 1 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e all’ art. 16, § 1 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, in relazione al Regolamento europeo 2016/679.
Già lo scorso ottobre ANC aveva promosso un’azione presso il Garante per la Privacy e presso l’AGCM, mettendo in evidenza i pericoli relativi alla sicurezza del sistema economico che derivano dalla raccolta massiva di informazioni commerciali, esito a sua volta della normativa sulla fatturazione elettronica. Al contrario, l’Associazione Italiana Dottori Commercialisti (AIDC) attraverso un comunicato ha sottolineato il netto distacco dalla posizione dell’ANC, promotore di istanze ritenute tardive che non possono essere di giovamento ad alcuno.