Svolgere un tirocinio formativo prima di laurearsi o immediatamente dopo aver conseguito il titolo di studio rappresenta un’importante leva per potenziare le chance occupazionali, che aumentano dell’8% dopo un anno dal termine del percorso di formazione universitario.
Un volano per la carriera, quindi, stando a quanto emerge dal Rapporto AlmaLaurea sul Profilo dei Laureati: i tirocini nel 2016 hanno coinvolto il 57% dei laureati, una percentuale in netta crescita rispetto al passato. Per quanto riguarda gli ambiti disciplinari, a svolgere il maggior numero di tirocini sono stati i laureati degli indirizzi insegnamento (89%), seguiti dai colleghi delle professioni sanitarie (82%), chimico-farmaceutico ed educazione fisica (81%) e geo-biologico (77%).
La percentuale si riduce per i laureati di ingegneria (40%) e nel ramo giuridico (17%), mentre a livello territoriale sono i laureati degli atenei del Nord ad aver svolto il maggior numero di esperienze rispetto agli universitari del Centro e del Sud.
Stando al Rapporto, inoltre, i tirocini sono stati di durata superiore alle 400 ore per 25 laureati su cento impegnati in questi percorsi all’interno del corso di studi, in prevalenza laureati dell’area tecnico-scientifica.
Il 5% dei tirocini promossi dal corso di studi si è svolto all’estero, coinvolgendo prevalentemente i laureati del gruppo linguistico e il 12% tra quelli di medicina e chirurgia. Sebbene per 70 laureati su cento l’esperienza di stage viene giudicata molto positiva, una valutazione non altrettanto elevata caratterizza il servizio di supporto offerto dall’Ateneo.