Per le imprese italiane l’anno in corso sarà ricco di cambiamenti legati all’innovazione e alla trasformazione digitale: a sottolinearlo è il Report Mercer Global Talent Trends Study 2018, “Unlocking Growth in the Human Age”, indagine condotta su un campione di oltre dipendenti, HR Manager, Executive e Board Members a livello internazionale.
In Italia, il 96% delle aziende interpellate ha dichiarato che la pianificazione del disegno organizzativo tiene conto primariamente dell’innovazione e che è proprio la capacità di cambiare a rappresentare una leva per il successo del business.
Quest’anno abbiamo registrato un sensibile interesse da parte dei top manager rispetto al tema del Futuro del Lavoro e una diffusa consapevolezza di essere alle prese con un’agenda del Change che richiede continua evoluzione per rimanere competitivi, piuttosto che un singolo momento di cambiamento – afferma Marco Valerio Morelli, Amministratore Delegato di Mercer Italia. – I rispondenti convengono che sarà una combinazione di abilità umane e di tecnologia digitale avanzata a costruire il futuro del business.
Proprio focalizzando l’attenzione sull’adozione delle nuove tecnologie e sulle ripercussioni di queste innovazioni sulle risorse umane, lo studio Mercer ha identificato i trend che coinvolgeranno la forza lavoro nel 2018:
- Change of Speed (allineamento tra innovazione e competenze),
- Working with Purpose (lavorare in vista di un obiettivo più alto),
- Permanent Flexibility (flessibilità permanente),
- Platform for Talent (uso di modelli HR aggiornati),
- Digital from the Inside Out (maggiore presenza del digitale).
Stando a quanto ha dichiarato dal 71% dei top manager italiani, almeno un ruolo su cinque cesserà di esistere nell’arco dei prossimi cinque anni: una prospettiva che rende necessaria la riqualificazione delle competenze dei dipendenti. Attualmente, tuttavia, solo il 31% delle aziende italiane sta potenziando l’offerta di corsi di apprendimento online e sono molto poche le imprese che favoriscono la rotazione tra ruoli all’interno dell’azienda.
Le professioni destinate a scomparire sono legate ai ruoli amministrativi, al settore manifatturiero e alle costruzioni, mentre cresceranno le opportunità per i profili inerenti i Data scientist, i Social media, l’User experience design, la pianificazione finanziaria.