La figura dell’amministratore di condominio sta lasciando il passo al Buildig manager, professionista adeguatamente formato che rappresenta non solo una risorsa per la gestione delle strutture condominiali ma anche uno sbocco professionale in grado di offrire successo e soddisfazione personale.
Si è discusso di questo nuovo ruolo nel corso del convegno tenutosi recentemente a Roma e promosso dall’Associazione Anapic (Associazione Nazionale Amministratori Professionisti Immobili e Condomini), giovane realtà di riferimento per queste figure nata proprio per rinnovare l’immagine e le competenze degli amministratori condominiali alla luce della normativa vigente.
Come Building manager, infatti, l’ex amministratore contabile deve non solo seguire percorsi di formazione obbligatori, introdotti dalla legge DM 140/2014, ma anche ottenere specifiche abilitazioni e occuparsi di vari aspetti relativi alla riqualificazione degli edifici, tra cui l’efficientamento energetico.
Secondo la normativa vigente, quindi, l’amministratore è tenuto a rispettare alcuni requisiti per esercitare questa professione, dal conseguimento del diploma al possesso di competenze informatiche e altre conoscenze ritenute fondamentali per avviare una gestione ottimale dei complessi condominiali, inerenti la staticità e il risparmio energetico.
Il Building manager deve anche saper gestire le controversie legate all’uso degli spazi comuni e alla ripartizione dei costi, districandosi in tema di contratti di appalto e lavoro subordinato.
Il convegno ha focalizzato l’attenzione anche su nomina e revoca degli incarichi, su alcuni aspetti fiscali e sulla necessità di organizzare iniziative formative mirate a formare professionisti capaci e altamente qualificati.