In occasione dell’8 marzo facciamo il consueto punto della situazione sul panorama lavorativo al femminile. Se i segnali di un miglioramento ci sono, non si può ancora parlare di parità: come rileva l’indagine condotta da Hays, dal titolo Donne e Lavoro, conferma la crescente considerazione femminile all’interno delle aziende, senza però tradursi in più numerose posizioni dirigenziali.
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Nel dettaglio, è la quasi totalità delle donne intervistate (98%) a considerare l’Italia un paese poco adatto per fare carriera e il 76% guarda all’estero con invidia, mentre più della metà (53%) afferma di sentirsi svantaggiata rispetto ai colleghi maschi.
Per quanto riguarda i ruoli di responsabilità il 33% dichiara di essere riuscita a diventare Manager o Director ma il 70% afferma che la linea manageriale della propria azienda è prevalentemente maschile.
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Uno dei punti più critici riguarda lo stipendio, infatti il 50% delle donne dichiara di avvertire un gap salariale.
Ma non mancano i dati positivi, basti pensare che il 70% pensa di essere riuscita ad ottenere un buon equilibrio tra vita privata e lavorativa, senza fare sacrifici e senza doversi snaturare ricalcando modelli maschili, ma potendo rispettare la propria femminilità.
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Un dato interessante: sono visti con “sospetto” dalle stesse donne i team al femminile. Il 51% dichiara che in tali condizioni aumenterebbero competitività e rivalità.