L’energia rinnovabile crea lavoro, ma mancano i manager

di Patrizia Godi

1 Giugno 2009 07:00

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Uno studio di Promelec International evidenzia che nel 2008 è cresciuta del 40% l'offerta di impiego rispetto al 2007. Tra i più cercati i project leader

Il nostro Paese ha bisogno di manager qualificati in energie rinnovabili. Lo afferma uno studio di Promelec International, società di selezione del personale inglese con una sede anche a Milano, la quale sostiene che in Italia le fonti rinnovabili sono un settore molto promettente e in espansione anche se, caso strano, in ritardo rispetto al resto d’Europa. Nonostante questa allettante previsione, le società del settore non trovano manager e figure professionali qualificate. E la situazione rischia di lasciare inevasa una richiesta in continua crescita: nel 2008 è stato registrato un aumento del 40% delle offerte di lavoro rispetto al 2007.

In molteplici paesi, in questi anni la normativa a livello internazionale ha reso disponibili incentivi per le produzioni eco-sostenibili. Anche il governo italiano per il 2020 ha messo a punto uno specifico piano per la produzione di energetica rinnovabile. Più in dettaglio, nel settore idroelettrico si prevede un’ottimizzazione degli impianti attuali, che raggiungeranno una produzione di 20.200 MW, mentre l’eolico passerà dall’attuale produzione a una rete in grado di fornire 12.000 MW con un aumento previsto del 300% in circa 12 anni.

Il piano prevede che nel 2020 il settore green energy italiano arriverà a produrre una quantità di energia equivalente a quella che si potrebbe ottenere da 8,96 tonnellate di petrolio. «Tuttavia, perché tale piano per la produzione di energia si realizzi – ha dichiarato Silvia Macchini, responsabile del settore Energy in Promelec International – occorre cambiare totalmente rotta riguardo le energie sostenibili».

In questo senso, i project leader, i project manager (ovvero i progettisti esperti nella costruzione e nella gestione degli impianti) e i business developer (professionisti con elevate competenze commerciali) sono i profili più ricercati dalle aziende che producono energie rinnovabili.

«Abbiamo ricevuto – ha aggiunto Silvia Macchini – parecchi incarichi anche da importanti aziende sul piano internazionale. Ci è stato chiesto proprio di ricercare figure come project leader, project manager e i business developer, ma stiamo incontrando molte più difficoltà di quanto avremmo mai pensato nell’individuare i candidati adeguati».

L’importanza economica di questo settore di mercato è anche dimostrata dalle cifre fornite dal libro bianco dell’Unione europea: tali cifre dicono che si prevede che il settore delle energie rinnovabili nell’anno in corso arriverà a creare 520 mila nuovi posti di lavoro in Europa. Dette cifre, se riferite alla sola Italia, indicano che l’offerta di nuovi impieghi si dovrebbe attestare attorno ai 100 mila posti.