In Italia un manager su cinque è donna e, nella maggior parte dei casi, mamma e moglie, ruoli che molto spesso risultano di difficile combinazione. L’osservazione di questo fenomeno ha portato alla nascita, in ambito aziendale, di nuove figure promotrici di politiche di conciliazione famiglia-lavoro.
L’obiettivo è quello di migliorare il clima sul posto di lavoro, incrementando così le performance, e, nello stesso tempo, attirare nuovi talenti e motivare ulteriormente quelli già inseriti, ponendo le basi per un clima di benessere in azienda e contemporaneamente all’interno del nucleo familiare.
Per plasmare la figura del cosiddetto Manager Family, esistono addirittura dei corsi, o meglio PerCorsi come amano definirli gli stessi fautori, ad hoc.
Un tipico esempio è la serie di lezioni proposte dall’Altis, l’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano, che, nella presentazione dei seminari usa questa definizione: «Il corso fornisce un quadro aggiornato sugli ambiti della conciliazione famiglia-lavoro, tema sempre più attuale, per le sue implicazioni di carattere economico, politico, sociale e psicologico. Il terreno su cui si giocherà sempre più la competitività di aziende, pubbliche amministrazioni, organizzazioni non profit, nell’essere protagoniste attive della realizzazione, anche in Italia, di un nuovo welfare condiviso».
Il PerCorso è focalizzato su progettazione, realizzazione e valutazione di buone pratiche di conciliazione tra vita familiare e lavorativa. La metodologia coniuga elementi sia teorici (provenienti dalla riflessione di esperti nazionali ed internazionali) sia applicativi (derivanti dalle esperienze aziendali più interessanti attuate in questo campo in Italia).
La tematica è particolarmente sentita anche in altri paesi europei. In Spagna addirittura, dal 1999, l’istituto Iese Business School ha sviluppato l’indice IFREI Family-Responsible Employer Index che stabilisce il grado di applicazione di politiche di conciliazione vita privata – vita lavorativa.
Negli ultimi anni anche numerosi altri paesi si sono uniti allo studio sia in Europa che in Sud America. L’adattamento all’Italia del questionario IFREI è stato promosso e realizzato dal Dipartimento per le Pari Opportunità del Governo insieme al Consorzio ELIS ed è stato addirittura realizzato un questionario online per l’autovalutazione del livello di conciliazione all’interno dell’azienda.
Questi, in breve, gli step da seguire per poter partecipare allo studio. In primis il direttore delle Risorse Umane dovrà rispondere alle domande contenute nel modulo. Subito dopo riceverà l’assessment dell’azienda via mail con l’indicazione del relativo livello di conciliazione nonché dei passi da attuare per migliorarlo. Infine, una volta completato lo studio, gli sarà inviato un report generale sullo stato delle politiche di conciliazione in Italia.