La rivista Forbes ha stilato la consueta classifica dei 10 uomini più ricchi del mondo. Sono i più fortunati di una lingua lista di 1.226 miliardari residenti in 58 Paesi del mondo, per i quali la crisi economica, il caro carburante o le nuove tasse sono (quasi) roba da ridere.
Una lista di Paesi che vede in testa gli Stati Uniti, che con 425 ultramiliardari (in dollari) surclassa gli altri Paesi, che vedono i 96 russi e i 95 cinesi quelli con il conto in banca a molti zeri.
Ebbene: per il terzo anno consecutivo il più ricco del mondo è il 72enne messicano Carlos Slim Helù, che ha costruito un impero nel mondo delle telecomunicazioni arrivando ad avere il controllo delle 3 principali compagnie telefoniche dell’America Latina, rappresentanti il 73% del mercato della telefonia mobile e circa 100 milioni di utenti che gli hanno permesso, anno dopo anno, di accumulare un patrimonio vicino ai 70 miliardi di dollari.
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Al secondo posto c’è Bill Gates, ormai da diversi anni ai vertici di questa graduatoria con poco più di 61 miliardi ottenuti grazie alla sua Microsoft, fondata nel 1975 nel New Mexico e poi spostata nell’estremo nordovest degli Usa nei pressi di Seattle, città natale dell’imprenditore americano. Ma mentre mr Gates è uno dei tanti che contribuiscono al PIL statunitense, il signor Helù è il numero uno anche in fatto di percentuale di prodotto interno lordo, che sfiora il 5% di quanto generato del Paese dei Maya.
Se Bill Gates ha 57 anni, il terzo in classifica ne ha 25 in più e risponde al nome di Warren Buffet, al terzo posto con 44 miliardi e mani in decine di attività economiche e finanziarie in tutto il mondo che lo hanno portato per almeno 2 anni – 2007 e 2008 – a essere in cima a questa graduatoria. Il gradino più basso del podio è però incalzato dal francese Bernard Arnault, che con 41 miliardi è anche il primo europeo. Ma la sua Lvmh ha fatturati e utili in forte crescita nel settore della moda.
Al quinto posto ecco lo spagnolo Amancio Ortega, classe 1936, che oltre a essere il secondo europeo è il fondatore della casa di abbigliamento Zara, che gli ha permesso di accumulare 37,5 miliardi e crescere ancora con un guadagno di 66 milioni di dollari al giorno. Subito dietro c’è un altro statunitense: il 68enne Larry Ellison, il cui nome è quasi sinonimo di Oracle, l’azienda da lui fondata nel 1977 e che solo negli ultimi 5 mesi del 2012 ha registrato in Borsa un boom del 20%.
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Eike Batista è invece il più giovane della top ten e, pertanto, quello con più ampi margini di miglioramento in termini economici. Brasiliano, 55 anni, ha un patrimonio di 30 miliardi di dollari ottenuto grazie a diversi settori industriali: da quello delle miniere a quello petrolifero, da quello della logistica a quello dell’energia. Secondo alcuni, potrebbe diventare presto il più ricco al mondo, visto che nel solo 2012 la sua fortuna è cresciuta del 32%.
All’ottavo posto ecco uno svedese (che non è il numero uno di Ikea): si tratta di Stefan Persson, che all’età di 65 entra nell’olimpo dei super ricchi grazie alla moda e grazie ai 2.500 negozi H&M sparsi in 43 Paesi del mondo. Patrimonio stimato da Forbes: 26 miliardi di dollari, “appena” 500 milioni in più del magnate cinese Li Ka-shing, che alla veneranda età di 84 anni si trova al nono posto grazie alle attività della sua Cheung Kong Holdings, attiva soprattutto nel campo immobiliare e che dà lavoro a 27mila persone in 53 Paesi.
Chiude la top 10 degli uomini più ricchi del mondo il più anziano del gruppo: il 92enne tedesco Karl Albrecht grazie alla catena di supermercati Aldi, che ha 4.500 punti vendita in tutto il mondo. Figlio di un minatore e di una negoziante, Herr Albrecht fu soldato nella Seconda Guerra Mondiale: al termine delle ostilità, rilevà col fratello il negozietto materno dando vita, giorno dopo giorno, a un impero economico.