Quella del welfare manager è una figura professionale in crescita che possiede buoni sbocchi professionali e che può garantire certe possibilità di carriera. Vediamo qual è il ruolo di questo dirigente e di cosa si occupa nello specifico.
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Cosa fa il welfare manager? Tra i suoi incarichi e competenze vi sono: amministrare la compensazione, i benefici e le performance dei sistemi di management, nonché la sicurezza dei programmi avviati; deve saper consigliare i colleghi in materia di politica di organizzazione e raccomandare quelle che sono le eventuali modifiche necessarie a raggiungere determinati obiettivi preposti; deve essere in grado di svolgere compiti difficili, gestire le controversie, licenziare gli impiegati – se necessario – e gestire le procedure disciplinari; fornire ai dipendenti le informazioni corrette su doveri, condizioni lavorative, retribuzioni, opportunità di carriera e benefit; infine, deve fungere da collegamento tra la direzione e i dipendenti per quanto riguarda la gestione dei contratti di lavoro, e contribuire alla risoluzione di eventuali problemi ad essi correlati.
Il welfare manager deve dunque essere una figura particolarmente abile nella comunicazione, nella gestione delle pratiche, nella risoluzione dei problemi, nella valutazione delle informazioni a propria disposizione da distribuire ai dipendenti. Un’altra competenza necessaria a ottenere il successo in tale ambito lavorativo è quella di conoscere le norme e i regolamenti.
Per quanto riguarda le possibilità di carriera, il welfare manager può lavorare in stabilimenti industriali e commerciali, in ambito medico, in ambito scolastico e in quello relativo alla consulenza.