Durante lo scorso anno, in Francia è stata introdotta una nuova legislazione che obbligerà fino al 2017 le imprese pubbliche e private a presentare le donne manager nel 40% degli incarichi direzionali. E nel giro di pochi mesi, i risultati positivi di questa nuova legge si iniziano a vedere.
Infatti, nel 2013 la Francia ha guidato la classifica globale che misura la presenza di donne nei consigli di ammnistrazione di oltre 200 multinazionali globali. In Francia, dunque, vi sarebbero più donne manager che negli altri Paesi: è quanto viene svelato con un recente studio pubblicato dal Corporate Women Directors International, secondo il quale le donne manager rappresentano il 25% degli amministratori delle aziende francesi, superando le donne manager statunitensi che si piazzano al secondo posto con il 20,9%.
Si sottolinea che, nel 2011, la Francia aveva raggiunto una percentuale del 20,1%, dunque incrementata di altri cinque punti esatti probabilmente per merito della legislazione introdotta negli ultimi tempi.
A differenza della Francia, Stati Uniti, Cina e Giappone non hanno ancora potuto beneficiare di una norma simile e pertanto “la loro evoluzione tra il 2011 e il 2012 è stata molto debole”, spiega la Cwdi.
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